mercoledì 29 gennaio 2014

Le mazzette in Calabria: una realtà contro la burocrazia, che vede 15mila imprenditori che "comprano" un servizio.

Purtroppo da che mondo e mondo;
 per niente non si da niente:
un regalo, una carezza, un obbligo, una tangente. Tanti possono essere gli aggettivi a cui si può ricondurre una mazzetta, quella forte realtà che ormai si è radicata in Calabria, dove hanno imparato a conoscere quei meccanismi, che vengono mossi, da una Burocrazia malata e corrotta.

Infatti da un'indagine risulta che sono circa 15mila i capi d'azienda che hanno avuto a che fare con le richieste di mazzette da parte di personaggi appartenenti alla Pubblica Amministrazione.

Una Calabria "affaticata", che offre con chiarezza le sabbie mobili nelle quali è costretta a muovere il suo sistema produttivo.
Dati che ormai sono finiti dentro la bozza del piano triennale di prevenzione della corruzione studiato dalla Regione Calabria.
Ma la cosa molto più grave è che dal 2011 in poi, nel nostro paese secondo le stime di "Trasparency international", è in costante decrescita. Infatti il risultato più basso, l'Italia, lo ha registrato tre anni fa, piazzandosi agli ultimi posti della classifica Europea insieme a Bulgaria, Romania e Grecia.

La corruzione purtoppo è un virus, che riesce ad infettare tutte le istituzioni, mimetizzandosi sottoforma di tangente, che troppo spesso viene considerata come un mezzo per risolvere problemi o per ottenere vantaggi

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